Caro sindaco ti scrivo...

Caro Sindaco,


sono don Giulio Signora, parroco della Torretta dell'Aquila. Le scrivo per chiederle una raccomandazione. Sì, una vera raccomandazione, non per un privilegio straordinario, non per piazzare qualcuno. Sappiamo tutti molto bene purtroppo quanto male procuri alla nostra città questo modo di fare, questo clientelismo che ci lega e ci incatena.


Questa raccomandazione riguarda dei soldi che la nostra parrocchia le ha affidato. Per ottemperare a degli obblighi burocratici la nostra comunità ha dovuto versare 24mila euro nelle casse del Comune dell'Aquila. Soldi dovuti, per carità; non voglio e non posso in nessun modo giudicare ingiusto questo obbligo. E' evidente che se questo obbligo esiste, vuol dire che deve tutelare il bene comune.


Ed è proprio questo "bene comune" che voglio raccomandarle. Ventiquattromila euro sono una cifra enorme per una comunità parrocchiale, raccolti totalmente dai tanti che hanno voluto fare una qualsiasi offerta nella nostra chiesa della Torretta. E mi creda, conosco personalmente le tante persone che hanno contribuito in questo, dal parrocchiano che mette l'euro nel cestino della domenica, al cittadino aquilano che ha usufruito dei locali parrocchiali e ha voluto contribuire liberamente con una offerta, compreso quello che pur non potendo si sforza di lasciare un'offerta in occasione della commemorazione di un parente defunto.


Questi 24mila euro hanno nomi e cognomi, quindi. E quello che vorrei chiederle per l'appunto è che siano spesi al meglio, restituendoli, per così dire, alle stesse persone con qualcosa che possa renderli orgogliosi di essere cittadini aquilani, contenti che i loro sforzi o comunque il loro contributo produca un frutto utile a tutti.


Credo che questo stia a cuore a me, a lei e a qualunque cittadino che possa sperare in una città capace di donare un futuro, ancora così offuscato dalla polvere dello sgretolamento socio-economico che il sisma ha sigillato.


Grazie di cuore per l'attenzione a queste parole,


da parte di ogni uomo e donna, bambino, giovane e anziano che vivono la comunità della Torretta!